di Francesco Rogato*
La Polonia, che da poco tempo e in seguito agli ultimi picchi di borsa aveva inviato una richiesta alla Commissione europea di far luce su possibili manipolazioni di mercato, ha preso una forte posizione politica decidendo di mettere all’asta nel 2019 circa 55,8 milioni di quote, raddoppiando così i volumi già programmati
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