di Giuliano Monizza*
Il cambiamento climatico è ritenuto da tutti i governi una minaccia per la quale ogni istituzione è tenuta a prodigarsi per mitigarne gli effetti. La tecnologia diventa perciò protagonista del cambiamento e della “revisione” di comportamenti non corretti. E’ per questo che il primo appuntamento della rubrica “Focus Tecnologie” inizia a porre l’accento sul rapporto con il clima e, più comunemente, con l’ambiente.
In questa transizione si apre una grande opportunità e con essa una notevole responsabilità per le nazioni già industrializzate: sostenere con le loro capacità industriali e tecnologiche una popolazione mondiale che si prevede in crescita fino a 10 miliardi di persone nel 2050 (vedi figure The World Bank).
Per essere credibili in questo cambiamento è fondamentale agire in primis sull’efficienza energetica totale europea e mondiale. Si stima che l’efficienza energetica totale dei Paesi industrializzati sia solamente del 43%, cosi il 57% dell’energia utilizzata si trasforma in gas climalteranti.
La domanda per investimenti sull’energia a livello mondiale è stimata in 900 miliardi di dollari/anno (vedi fig. Aie)
Questo significa che è determinante investire in nuovi impianti, come pure nel revamping di quelli datati e poco efficienti.
Le tecnologie inventate in Italia e in Europa vanno difese e protette. E’ da augurarsi che i nostri politici pongano la dovuta attenzione a questi aspetti.
°Una finestra sul passato. In onore della storia dell’industria italiana del settore, in allegato da L’Elettrotecnica 15 /25 Gennaio 1923- Impianto di CREGO- Valle D’Ossola.
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