Nelle prossime ore, il rapporto della Corte dei Conti si aggiungerà al coro di voci istituzionali che mettono in guardia il Governo sull’attuazione del Pnrr. L’Italia è sì in ritardo sul 2023, ma nel biennio precedente ha dimostrato di sapere spendere meglio di quanto si potesse pensare
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