Aggiornato alle 19:01 del 19 aprile 2024

Oneri di sistema, il Governo pronto ad affidare la riscossione all’AU

Bozza di emendamento al Milleproroghe: l’Acquirente Unico dovrebbe passare dal Gse al controllo del Mef. Ma M5S e Mise frenano

Potrebbe approdare al Milleproroghe la centrale unica di incasso degli oneri generali di sistema per risolvere l’annoso problema degli insoluti (QE 28/1).


A quanto appreso da QE, è stata predisposta una bozza di emendamento di origine governativa che prevede di affidare tale compito all’Acquirente Unico, che dovrebbe anche uscire dal gruppo Gse per passare sotto il controllo del Mef. Anche se la questione ha subito scatenato la reazione dei venditori, e lo stesso Mise ha fatto sapere all'Ansa di voler attivare sul tema un "confronto aperto con gli operatori, i consumatori e l'Autorità di settore". In serata, anche Luca Sut, portavoce M5S e Capogruppo della X Commissione Camera ha sottolineato che “il peso e la gestione degli oneri generali afferenti il sistema elettrico non possono essere affrontati nei tempi ristretti di un decreto-legge in conversione, soprattutto senza un’attenta analisi e un confronto con gli tutti gli stakeholder, per giungere a soluzioni condivise".

"Per noi del Movimento 5 Stelle - ha aggiunto Sut - è impensabile attribuire ad una società per azioni il delicato compito di gestire una centrale unica di incasso per risolvere l’annoso problema degli oneri. Tra l’altro l’AU è una società controllata al 100% dal Gse la cui governance è oggetto di intervento normativo nel Milleproroghe. Sarà importante predisporre requisiti tecnici, per l'iscrizione, la permanenza e l’esclusione dei soggetti iscritti nell'Elenco venditori e per strutturare una esazione degli oneri generali di sistema che non gravi sui clienti finali onesti, obbligandoli a coprire la quota non incassata".

Ad ogni modo, stando alla bozza un decreto del Mef e del Mise (sentita l’Arera e acquisiti i pareri delle commissioni competenti di Camera e Senato) dovrebbe determinare “le modalità e le condizioni con le quali i venditori di energia elettrica che fatturano ai clienti finali conferiscono mandato di pagamento irrevocabile in favore di Acquirente Unico”. In virtù di tale mandato l'AU "trae gli oneri" dalle somme versate dai clienti.

Il decreto definisce anche le modalità “attraverso cui garantire che, mediante un unico pagamento da parte dei clienti finali, si proceda all’imputazione delle somme fra coloro che ne hanno titolo nonché le modalità e le condizioni in base alle quali i venditori di energia elettrica, decorso un periodo di tempo durante il quale abbiano posto in essere azioni idonee ad ottenere il pagamento delle fatture emesse nei confronti dei clienti finali, possano conferire ad Acquirente Unico S.p.a. mandato irrevocabile all’incasso dei propri crediti insoluti e non contestati”.

Quindi AU potrebbe agire anche per riscuotere i crediti insoluti, destinando gli importi recuperati dai clienti finali “preliminarmente alla copertura degli oneri generali”.

AU avrebbe quindi accesso “alle informazioni relative alla fatturazione e all’incasso dei corrispettivi a copertura degli oneri” nella disponibilità dei venditori mediante “specifici flussi informativi” del SII.

Per tale servizio, Acquirente Unico agisce “in regime di neutralità economica, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, ma avrebbe diritto a un ristoro dei costi da parte dei venditori, sottoposto ad approvazione dell’Autorità.

Come detto, è previsto inoltre che a decorrere dall’entrata in vigore del decreto in oggetto, “le azioni rappresentative dell’intero capitale sociale di Acquirente Unico S.p.a., detenute dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.a., sono trasferite al Ministero dell’economia e delle finanze”.

Entro 90 giorni l’AU dovrebbe adeguare il proprio statuto.

Il voto alle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sugli emendamenti al Ddl di conversione del DL Milleproroghe  si è aperto ieri (QE 28/1). Il deposito delle proposte governative è atteso domani, vedremo se il fuoco di sbarramento opposto in queste ore riuscirà a bloccare l'iniziativa.


*Notizia aggiornata alle 12,15 del 4 febbraio 2020










 

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