Sono allarmanti i dati che emergono dal primo rapporto della Commissione europea sulle emissioni reali di CO2 delle automobili, atteso da tempo e in parte anticipato a gennaio dalla Corte dei Conti Ue: in condizioni di guida effettive, le emissioni rispetto ai valori di omologazione dichiarati dalle case automobilistiche sono superiori del 18,1% per le vetture diesel, del 23,7% per quelle a benzina e di addirittura 3,5 volte per le ibride plug-in
Nuovi interventi al rialzo sulla rete carburanti. Con le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi in forte salita, si registrano rincari sui prezzi raccomandati di benzina e diesel. In attesa di recepire gli ultimi movimenti, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa risultano perlopiù stabili
Per domani, rispetto alle quotazioni odierne, QE prevede la seguente situazione dei prezzi per il canale Extrarete dei prodotti petroliferi
Il Piano Transizione 5.0 ha una dotazione importante e finalità apprezzabili ma così com’è disegnata la misura potrebbe avere un effetto boomerang, facendo salire i prezzi dei materiali. Su questi punti concordano i rappresentanti delle imprese, ascoltati la scorsa settimana in commissione Bilancio della Camera
La settimana che si apre in Parlamento prevede le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in vista della riunione del Consiglio Europeo del 21 e 22 marzo. Si svolgeranno martedì 19 alle 15:30 nell'aula del Senato e mercoledì 20 alle 9:30 nell'aula della Camera.
Dopo l’annuncio della firma del decreto pratiche ecologiche fatto direttamente dal ministro del Mase Gilberto Pichetto Fratin, arrivano ora anche i dettagli del provvedimento
Rispetto a un anno fa la situazione non è molto cambiata: malgrado gli sforzi di Arera e Mase la possibilità che le gare gas ripartano resta limitata. Quindi meglio puntare su acquisizioni e partnership, aprendo al contempo sempre di più il ventaglio della diversificazione, tanto da ricomprendere in prospettiva anche distribuzione elettrica e teleriscaldamento.
Sul tavolo ci sono le urgenze di accedere quanto prima al meccanismo di ristoro legato al coinvolgimento nella “massimizzazione” del termoelettrico non a gas - il programma varato durante la crisi energetica - e di sboccare i controlli di filiera Masaf con il conseguente impatto sugli incentivi. Ragionando in termini strategici
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