di Enrico Quintavalle*
La fine dell'estate è dominata dai segnali recessivi del caro-energia e dalla pericolosa sincronizzazione delle politiche economiche restrittive, dopo che nel secondo trimestre del 2022 l’Italia aveva registrato una crescita del Pil dell'1,1% rispetto al trimestre precedente, facendo meglio del +0,8% della media dell'Eurozona, del +0,5% della Francia e del +0,1% della Germania
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