di Vittorio D'Ermo
Nella giornata di venerdì 6 maggio, a più di due mesi di distanza dall'inizio dell'invasione russa, il presidente ucraino sembrava aver delineato una base di accordo basato da un lato sul riconoscimento della Crimea come territorio russo e dall’altro sull’arretramento, sulle posizioni di partenza, delle truppe russe. Questa ipotesi è stata poi ridimensionata anche in attesa delle dichiarazioni di oggi del presidente Putin
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