La scelta del Comune di Rho di non vendere più la partecipazione del 48,28% in Nuovenergie, anche alla luce dell’impatto della crisi del 2022 sui consumatori, è legittima in quanto la vendita di energia è un servizio di interesse generale e la partecipazione “è strettamente necessaria per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali”.
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