Ppa Italia: il 2025 è partito bene ma restano ancora questioni annose da superare

Impegno comune per la legalità, la sostenibilità e la sicurezza energetica. È quanto prevede un nuovo accordo di collaborazione tra Carabinieri ed Enel firmato al comandante generale dell’Arma, Salvatore Luongo, e l’ad del gruppo energetico, Flavio Cattaneo

Due “raid” si sono verificati nei giorni scorsi presso il cantiere dell’impianto eolico di Monte Giogo nel Mugello, di proprietà di Agsm Aim. Secondo quanto riportato dall’azienda, un gruppo composto da circa cinquanta persone con il volto coperto, accompagnate da cani, ha fatto irruzione forzata nell’area di cantiere, interrompendo le attività in corso e minacciando i lavoratori presenti.

In discesa l’indice Igi - IG Index Gme (Italian Gas Index). Il dato per il 6 luglio è infatti di 36,25 €/MWh, contro i 36,48 €/MWh del 7 luglio

La buona notizia è che il 2025 è partito bene per i Ppa in Italia. Quella meno buona è che restano ancora elementi di incertezza e nodi da sciogliere. Luci e ombre di un mercato che si ritaglia uno spazio crescente sono stati al centro della terza edizione di RE-Source Italy 2025, l’evento promosso da Resource platform e organizzato da Mbs Consulting che ha portato il 4 luglio a Milano, nella cornice di Palazzo Castiglioni, centinaia di rappresentanti di imprese, istituzioni ed esperti di settore

Eni si espande ancora nell’upstream dell’Algeria. Il gruppo italiano ha infatti firmato oggi 7 luglio ad Algeri un nuovo contratto con la compagnia di Stato Sonatrach per l’esplorazione e lo sviluppo di idrocarburi a Zemoul El Kbar, area di 4.200 kmq situata a circa 300 km a sud-est di Hassi Messaoud