L’obiettivo, o meglio “l’auspicio”, è avere il primo impianto in funzione già dal 2035. Ma nel frattempo “è fondamentale avviare rapidamente lo sviluppo di una flotta nazionale, partendo dai reattori più maturi (Smr) per poi integrare quelli più avanzati (Amr), valorizzando le competenze italiane già consolidate
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. È VIETATA LA DIFFUSIONE E RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE IN QUALUNQUE FORMATO.
Privacy policy (GDPR)
www.quotidianoenergia.it